Il mondo è pieno di rose?

12.04.2019

Ho incontrato veramente "Il Piccolo Principe" per la prima volta in età adulta. E' un libro che cambia ad ogni lettura, perché ogni volta che rileggo il medesimo testo, mi appare, nelle stesse righe, qualcosa che prima non avevo colto. E' un libro che porta a superare l'attaccamento al nostro mondo per scoprire la bellezza di altri mondi; è un contributo essenziale per una proposta di interculturalità, in grado di rendere meno evidenti i conflitti, fino a superarli definitivamente. Tanti, in realtà, i temi che emergono: l'amicizia (rappresentata dalla volpe); la disillusione e gli adulti (l'uomo d'affari che non conosce il reale valore delle cose e non sa che possedere significa prendersi cura di qualcosa, non dire semplicemente di averla) e quindi anche i concetti di apparenza, materialismo e vanità (e cioè, a mio avviso, la loro inutilità: ciò che fa di noi ciò che siamo realmente non è come appariamo (magri, ben vestiti, belli, brutti) ma il nostro "io" più vero..NON ABBIAMO BISOGNO DI SPETTATORI PER SENTIRCI GRANDI); le relazioni con gli altri, che diventano uniche, vere, concrete e durature solo se gli dai un valore speciale: sei tu a scegliere; l'importanza del non detto e l'importanza del cuore: conta ciò che abbiamo dentro (Il Piccolo Principe, ce lo ricordiamo tutti, alla fine per tornare dalla sua rosa si fa mordere dal serpente velenoso. Questo è il gesto estremo, più emblematico di tutti per spiegare come la vera vita è nel nostro io più profondo.


"Per favore... addomesticami", disse la volpe.
"Volentieri", rispose il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose".
"Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini NON HANNO più TEMPO per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami! ....Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo. .... Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa".
"Io sono responsabile della mia rosa", ripeté il piccolo principe per ricordarselo. "Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo". Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto". Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"VOI non siete PER NIENTE SIMILI ALLA MIA rosa, voi non siete niente" , disse. Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma VOI siete vuote", disse ancora. " NON SI PUO' MORIRE PER VOI. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, MA LEI, LEI SOLA, è più importante di tutte voi, PERCHE' E' LEI CHE HO INNAFFIATO. Perché ho messo lei sotto la campana di vetro. Perché è LEI CHE HO RIPARATO COL PARAVENTO. Perché su di lei ho ucciso i bruchi. Perché è LEI CHE HO ASCOLTATO LAMENTARSI E VANTARSI, O ANCHE TACERE QUALCHE VOLTA. Perché E' la MIA rosa!" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. È molto semplice: NON SI VEDE BENE CHE COL CUORE. L'ESSENZIALE E' INVISIBILE AGLI OCCHI
" L'ESSENZIALE è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' IL TEMPO CHE TU HAI PERDUTO PER LA TUA ROSA CHE HA FATTO LA TUA ROSA COSI' IMPORTANTE"

2016 Auspice Musarum - Giulia Ventura  - Documentarista sociale
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